Mandato a memoria

Il Rotary Club Bergamo Città Alta assegna due borse di studio a due studenti dell’Accademia Carrara di Belle Arti.
Nell’ambito di Mandato a memoria, il workshop progettuale con Rossella Biscotti che si è concluso con la mostra all’ex Ateneo di Bergamo (31 gennaio – 5 febbraio 2012), ideato da Accademia Carrara di Belle Arti e ISREC – Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, finalizzata alla presentazione di progetti di opere attraverso cui rileggere le memorie risorgimentali nello spazio pubblico, il Rotary Club Bergamo Città Alta ha scelto di assegnare due borse di studio per la realizzazione di due dei progetti proposti.

La giuria del Rotary ha selezionato le opere Almost Rebels/Quasi ribelli di Paolo Baraldi, già realizzata e visibile presso la Stazione Autolinee di Bergamo, e il lavoro Testuali parole, venite gente, venite ad ascoltare di Simone Longaretti, che sarà realizzato nei prossimi mesi coinvolgendo le scuole secondarie superiori e le biblioteche della città.

Motivazioni guria

“Il Rotary è un’associazione mondiale di imprenditori e professionisti, di entrambi i sessi, che prestano servizio umanitario, che incoraggiano il rispetto di elevati principi etici nell’esercizio di ogni professione e che si impegnano a costruire un mondo di amicizia e di pace”

Il Rotary Club Bergamo Città Alta, in occasione del progetto La memoria dello spazio¸ ideato e promosso dall’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo e dall’Isrec – Istituto bergamasco per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea, scegliendo di conferire due premi a due dei progetti esposti nella mostra Mandato a memoria, desidera complimentarsi con la Direttrice dell’Accademia di Belle Arti, Alessandra Pioselli, con l’equipe di progetto, dall’artista Rossella Biscotti agli studiosi e ricercatori dell’Isrec, e con gli artisti prescelti per la partecipazione al workshop.
I lavori esposti, infatti, dimostrano la serietà e l’attenzione con cui tutti gli artisti si sono confrontati con il tema proposto, ovvero la problematicità del “mandare” a memoria, dell’affidare la storia ad una forma che ne sia rappresentazione. Dalla non neutralità del linguaggio di una esposizione all’antiretorica di monumenti abbracciati dalla folla, dalla celebrazione dell’oggetto umile alla ricordanza di nomi di garibaldini affidati all’oblio, dall’indagine sul rapporto tra arte, opere, memoria e luoghi reso possibile dalla “rete” alla fotografia come indagine retrospettiva e ambigua, dalla riproposizione della possibile ribellione alla rimessa in circolo dei fogli volanti.
Difficile è stata, quindi, la scelta dei due progetti vincitori, scelta che ha visto coinvolti, in giuria, Giovanna Brambilla, Giorgio Mirandola e Giorgio Pandini, soci del Rotary Club Bergamo Città Alta.
La premiazione non nasce dal desiderio di un giudizio assoluto, quanto da una consonanza con gli ideali rotariani di un Club che, da sempre impegnato nella promozione dei valori storici e culturali della Città, con questo premio desidera facilitare la realizzazione dei progetti.
Si assegna quindi un premio di 1.000 euro a Paolo Baraldi, per la sua rilettura in chiave dinamica e propositiva della presa di posizione dei giovani che parteciparono alla spedizione dei Mille, in un luogo ricco di significati quali il piazzale delle autolinee, zona di partenza e di arrivo di giovani, studenti e lavoratori, che così trova una nuova riqualificazione, anche se temporanea.
Si assegna un premio di 1.000 euro a Simone Longaretti, per la scrupolosa e approfondita ricerca storica che lo ha portato alla riscoperta e alla riproposizione dei “fogli volanti”, strumento di informazione strategico per l’epoca risorgimentale e unitaria, troppo spesso messi da parte dalla storia ufficiale, che auspichiamo possano trovare diffusione nella città, in luoghi di formazione e cultura, per rinsaldare il legame e la memoria tra passato, presente e futuro.
Auguriamo contestualmente a tutti gli artisti del workshop di potere vedere realizzati i loro progetti, tutti meritevoli di attenzione da parte della Città.

Il Presidente del Rotary Club Bergamo Città Alta
Roberto Terranova

Paolo Baraldi

Baraldi Paolo - Quasi ribelli, 2012

Almost Rebels/quasi ribelli
Affissione pubblica, 13 pannelli presso la Stazione Autolinee di Bergamo, cm. 600×300
Febbraio/marzo 2012

L’iconografia del ribelle alla quale ci ha abituato la narrazione risorgimentale è quella di giovani coraggiosi, a tratti riottosi, che presero armi e bagagli per lanciarsi senza indugi nell’impresa dei Mille; la ripresa recente di tali vicende, umane e storiche, si è caratterizzata per una certa retorica che si è intrecciata ad un interesse voyeuristico per lo scontro di piazza, per la rivolta, dalla primavera araba alla Grecia, dai riots di Londra a Occupy Wall Street, dalle manifestazioni contro Putin in Russia agli scontri di Roma, mescolando tutto in un unico calderone indistinto e dai contorni nebulosi.
Qual’è il grado di ribellione “accettabile”? Quello lontano ed eroico dei giovani garibaldini oppure quello radicale e mediaticamente esecrabile dei giovani oggi?
Trovo che vi sia una latente capacità rivoluzionaria in larghe fasce della popolazione giovanile, un attitudine al cambiamento che si dipana nelle più svariate direzioni, non solamente nella politica, ma nella cultura e negli stili di vita, nelle esistenze di ragazzi e ragazze non rappresentati. Da qui il desiderio di proporre, in un luogo di grande passaggio di studenti e lavoratori come la Stazione Autolinee di Bergamo, dei ritratti di grandi dimensioni che offrano un’alternativa iconografica. Questi “quasi ribelli” indossano la camicia rossa garibaldina come comune denominatore, ma hanno provenienze, colori, stili e approcci alla complessità eterogenei, limpidi e risoluti al contempo. Questo è il ritratto del ribelle “in potenza” che si è rivelato davanti ai miei occhi: persone animate da un’energia non inquinata dalla retorica, dalla comunicazione e dal mercato. Questa energia è la loro baionetta.

Simone Longaretti

Simone Longaretti - Testuali parole, 2012

Testuali parole, venite buona gente, venite ad ascoltare
32 “fogli volanti” stampati su carta colorata giornale, cm. 25×18 cad.; selezione di articoli da periodici storici bergamaschi stampati su carta per quotidiani, cm. 29,7×21
2012

I “fogli volanti” che ho realizzato riguardano le fonti del Risorgimento a mio avviso maggiormente trascurate eppure così attuali, in particolare le “voci” di coloro che hanno vissuto il periodo storico a cavallo della proclamazione del Regno d’Italia. I testi spaziano dalla poesia civile minore agli ambienti della Scapigliatura lombarda, ai canti popolari, agli scritti meno conosciuti di Giuseppe Garibaldi. Tutto questo materiale va a uniformarsi nella formalizzazione del “foglio volante”, quale strumento utilizzato ampiamente per tutto l’Ottocento dai Cantastorie che permetteva la narrazione e la diffusione di fatti e accadimenti di diversa natura, compresi gli eventi risorgimentali, tra la parte più vasta dei ceti popolari. Esso appare tradizionalmente costituito da un’immagine e da un testo in prosa o in versi. Sempre in relazione a questa ricerca sulle fonti ho ricostruito il giornale composto da una breve raccolta di articoli tratti dai periodici bergamaschi dell’epoca (Gazzetta di Bergamo 1860-61 e L’amico del popolo 1859).

I materiali prodotti sono a disposizione dei visitatori della mostra che li possono prendere liberamente; infatti, il materiale è stato realizzato con un chiaro intento conoscitivo e divulgativo, perché il visitatore si senta coinvolto nella narrazione. Il progetto prevede la diffusione dei “fogli volanti” in alta tiratura collocati in alcuni punti della città di Bergamo, rimessi nello spazio pubblico affinché possano essere presi e letti dai passanti.

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