ARTDATE – Segni particolari

in occasione di ARTDATE 

evento organizzato da THE BLANK

Segni particolari

Mostra degli studenti dell’Accademia Carrara di Belle Arti

Venerdì 17 maggio 2013

h.17.00 : 20.30

Segni particolari

La definizione di segno è: qualcosa che sta per qualcos’altro, assente in quel momento e luogo. È una definizione bellissima ed evocativa: dice che il segno è qualcosa di reale e al tempo stesso non è veramente se stesso, perché sta per qualcos’altro, e che è presente ma sta per qualcosa di assente, che sta al suo posto: è dunque diviso tra la sua presenza, il suo valore in sé, in quanto qualcosa con caratteristiche proprie, ma al tempo stesso che rimanda sempre ad altro che è il vero significato anche suo. Dice infine che con il segno c’entrano lo spazio e il tempo, che è lì dove lo vedi ma che rinvia a un altrove e a un altro momento: ciò di cui sta al posto, forse è stato lì prima di lui, e forse tornerà. Intanto c’è lui, il segno.
Proprio per questo sua strana essenza di segni ce ne sono tanti tipi. C’è l’impronta per esempio, la traccia, il graffio e il graffito, l’incisione e la svirgolata di materia, il contorno e il tratto – il di-segno –, il contrassegno e la sigla, la marca e tanti altri ancora.

Per tutte queste caratteristiche il segno ha una varietà di modi e usi, ma, attenzione, il segno è ciò che fa:
– un paesaggio immaginario dove raccolgo i miei sogni o sfogo la mia solitudine e misoginia
– una forma in cui fluttuano ordine e caos
– un interrogativo tra realtà o finzione, verità o illusione, natura o artificio
– perfino l’espressione del lasciar essere, del non fare niente
– un feto come la premessa e promessa di ciò che sarà poi
– un tracciato o una mappa, l’indicazione e il desiderio di un percorso
– un intervento di alterazione, trasformazione, sberleffo, evidenziazione, riconfigurazione
– la dichiarazione di una passione, di un affetto, di un aver cura
– un alter-ego di chi lo realizza, il punto di incontro tra sé e altro
– un rendere presente, un tramandare (anche se piccolo, anche se travisato)
– una cucitura, un’imbastitura, una sutura
– una cicatrice, indice di un trauma
– un taglio, una sezione
– l’impronta di un ricordo, di un incontro, di un contatto
– un segnaposto, mentre io, non ciò che rappresenta, sono assente
– una presenza nel buio
– un simbolo, una ripetizione, una croce
– i tratti somatici, non solo di un volto, di un corpo, ma di qualsiasi cosa
– un orlo, un contorno, un confine, un limite, a volte inafferrabile
– un bordo, forse tra apparizione e sparizione
– un collegamento
– uno sconfinamento…
Che il segno possa essere tutto questo e lo sia, lo mostrano queste opere distese orizzontalmente sotto il vostro sguardo perché possiate osservarle, entrarvi, seguirle, trarne le loro e le vostre considerazioni.

Elio Grazioli

Accademia Carrara Di Belle Arti,  Piazza Carrara 82/d
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