Mostra di Stefano Fiumana
Inaugurazione: lunedì 19 settembre 2022, ore 17.00 – 20.00
apertura: 20 settembre – 1 ottobre 2022
da lunedì a sabato, ore 15.30 – 19.00
c/o Giacomo, via G. Quarenghi, 48 c/d, Bergamo
L’Accademia di belle arti G. Carrara è lieta di presentare Temporary Mars Zone 2022 di Stefano Fiumana, quinto progetto della stagione espositiva di Giacomo, selezionato tramite bando rivolto a studenti e diplomati dell’Accademia.
Temporary Mars Zone è un progetto che nasce dall’osservazione della realtà quotidiana, una realtà completamente dedicata alla funzionalità e al senso pratico. Con la TMZ si vuole quindi aprire una possibilità di evasione dalla monotonia terrestre e offrire al visitatore uno spazio in cui esso non è più tenuto a render conto del suo ruolo, ma può – almeno temporaneamente – lasciarsi stupire dalle possibilità di una visione extraterrestre.
In un ambiente come quello urbano, dove tutto è regolato e funzionalizzato a priori, la TMZ dà a chi vi entra la possibilità di vivere un luogo pubblico senza avere per forza un obiettivo preciso, offrendo al visitatore uno spazio e un tempo che può gestire a proprio piacimento, in contrasto con il concetto di “spreco di tempo” dell’era della produttività ad ogni costo.
Il concetto di TMZ è liberamente ispirato alla Temporary Autonomous Zone (TAZ) del filosofo anarchico Hakim Bey. Questo ideale di spazio libero – e nel nostro caso marziano – è in questo senso un’idea-contenitore all’interno della quale possono convivere le singole fantasie di ogni artista, per questo motivo il progetto TMZ mira a rinnovarsi nel corso del tempo ospitando l’ispirazione di persone sempre nuove.
La TMZ_22 che verrà ospitata dallo Spazio Giacomo vedrà la presenza di una serie di opere/oggetti frutto della fantasia di Stefano Fiumana, realizzati seguendo alcuni dei principi che l’artista ha incorporato nel corso del tempo nei suoi lavori: ingenuità, gioco, stratificazione, modularità, percezione.
Ogni oggetto è stato creato a partire da rifiuti assemblati e ricoperti successivamente con una tecnica simile alla cartapesta, con l’intento di trasformarne completamente l’aspetto esteriore e la funzione. Svincolandosi in questo modo dalla loro funzionalità e forma originaria, questi oggetti diventano altro, parte di nuove costruzioni estetiche e di senso.
Le opere sono state ideate per permettere l’interazione, spesso sotto forma di gioco, senza vincoli di consequenzialità o di logica. I manufatti presenti in mostra possono infatti essere usati, toccati e spostati, portando ad un’ulteriore interazione con lo spazio circostante e con chi lo abita, affermando l’idea di arte come propulsione vitale che permette alle persone di confrontarsi.
giacomo@abagcarrara.it
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