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Mostra di Olivier Russo
A cura di Chiara Lupi
Progetto grafico di Federico Protti

Inaugurazione: lunedì 13 dicembre 2021, ore 16.00
Apertura da lunedì a sabato: 14 -21 dicembre ore 16.00-19.00
c/o Giacomo, Via G. Quarenghi, 48 c/d, Bergamo

L’Accademia di belle arti G. Carrara è lieta di presentare ))) INCOMING TRANSMISSION #001 Play. VIEW. [an error occured while processing this directive] …, progetto della stagione espositiva di Giacomo 2021, selezionato tramite bando rivolto a studenti e diplomati dell’Accademia.

Olivier Russo (Bergamo, 1994) allestisce nello spazio c/o Giacomo il suo laboratorio – a tutti gli effetti una capanna della resistenza – costruito su un territorio lunare, lontano dalla terra e da questa società, che vista ancor più da lontano rivela il suo carattere spettrale. Profondamente influenzato dalla cultura del hauntology, prima concetto filosofico decostruzionista e successivamente termine riutilizzato per definire un genere musicale d’avanguardia negli anni Duemila, l’artista nelle sue opere restituisce una rievocazione di un passato che continua a infestare il presente, riciclando elementi analogici come una forma di retro-estetica che detta l’incapacità di sfuggire alle vecchie forme sociali.

È a partire da un presupposto di isolamento che l’artista costruisce il suo insediamento nomade, caratterizzato da costruzioni in legno da lui tagliate e assemblate in tre strutture provvisorie, su cui installa stampe con codici grafici ottenuti dalla “sillabazione” di segnali radio o piccole radioline con antenne a dipolo che emanano onde radio.

I segnali Lo-Fi emanati dall’opera 0002nd: > ∞ ∞ ∞ to: some kind of G*d (?) / ∞ (reprise), 2021, per la bassa qualità di registrazione rientrano nell’estetica dell’imperfezione, e sono qui appositamente scelti come segnali sonori di rivendicazione: un nostalgico eco di dissenso e protesta nei confronti di un presente e di un futuro dei quali l’artista si sente privato.

Nell’opera “Don’t Bend! Don’t Bend!! Don’t Bend!!!”, 2021, la capanna dell’artista viene rappresentata in una serie di collage digitali ripetuti, che evocano una vecchia pellicola a ciclo continuo. Inserita in un luogo imprecisato, un territorio anti-urbano e in rovina, dove le normali leggi naturali e umane sembrano sovvertite, la capanna è sovrastata da una grande parabola in direzione del cosmo, strumento di disobbedienza per captare segnali da altri mondi.

Nel libro d’artista ))) INCOMING TRANSMISSION #001 Play. VIEW. [an error occured while processing this directive] …, 2021, da cui prende il titolo la mostra, il linguaggio viene scomposto, la “parola” frammentata nelle sue forme più semplici, per essere manipolata pagina dopo pagina, diventando come il riverbero di onde sonar che rifrangono sulla superficie. Questo linguaggio per quanto possa sembrare solitario ha il potere della rottura, il sogno dell’aggregazione, che con una profondità di propagazione prosegue il viaggio alla ricerca di simili.

Chiara Lupi

 

Olivier Russo (Bergamo, 1994) vive e lavora a Bergamo. Si è diplomato presso l’Accademia di belle arti G. Carrara di Bergamo in Arti Visive e ha successivamente proseguito i suoi studi frequentando il biennio specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Con il suo lavoro sperimenta diversi media per indagare i sentimenti nostalgici della Radio Culture e del hauntology.
Spera nella rivoluzione sociale.

 

giacomo@abagcarrara.it
www.accademiabellearti.bg.it

 

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