Relazioni di prossimità, le forme del tempo negli spazi della città

Mostra del workshop tenuto da Stefano Romano

Espongono: Diego Azzola, Luca Brama, Martina Donzelli, Elisa Gritti, Dea Jaupi, Giulia Lazzarini, Aurora Villa.

Inaugurazione: giovedì 6 ottobre 2022, ore 17.00 – 20.00
apertura: 7 – 15 ottobre 2022
da lunedì a sabato, ore 15.30 – 19.00
c/o Giacomo, via G. Quarenghi, 48 c/d, Bergamo

L’Accademia di belle arti G. Carrara è lieta di presentare la mostra degli studenti e delle studentesse che hanno partecipato questa estate al workshop tenuto da Stefano Romano (artista, curatore, ricercatore, candidato PhD) negli spazi di Giacomo in via Quarenghi.

Il tempo ha sempre affascinato gli uomini per la sua struttura (apparentemente) inviolabile e per la dimensione poetica che porta con sé, durante tutta la storia della civiltà, il tempo è stato un concetto cruciale per comprendere la realtà. All’inizio del Novecento, grazie soprattutto alla rivoluzionaria Teoria della Relatività sviluppata da Albert Einstein, la nozione di tempo divenne un elemento importante anche per la scienza nella comprensione della struttura dell’universo. Le continue e sempre più rapide scoperte scientifiche, soprattutto quelle connesse alla fisica quantistica, hanno successivamente dissolto anche la linearità del tempo e la sua stessa natura, aprendo nuove possibilità per ripensare lo spazio-tempo, come una serie di eventi connessi ed in relazione gli uni agli altri, non in maniera necessariamente lineare. Questo ha influenzato indubbiamente anhe la nostra percezione della realtà e il nostro modo di progettare nella realtà, anche la produzione artistica ed architettonica è ovviamente influenzata da questo nuovo sguardo multi-temporale che permea l’idea stessa di universo nel quale ci muoviamo. Risulta quindi fondamentale capire come funziona il tempo in arte e in architettura, due delle categorie della produzione di oggetti più simboliche del fare umano per leggere tra le righe del nostro approccio al reale. Capire come il tempo influenza la loro realizzazione, considerandolo come una categoria costruttiva e fondamentale del progetto artistico ed architettonico.

Durante il Workshop “Relazioni di prossimità, le forme del tempo negli spazi della città”, gli studenti hanno lavorato sul rapporto tra opera d’arte, architettura e spazio pubblico, cercando attraverso alcune categorie presentategli all’inizio del workshop, di analizzare come il rapporto fisico tra questi elementi potesse generare molteplici chiavi di lettura attraverso la definizione di una nuova percezione temporale.

Ogni studente ha lavorato secondo la propria metodologia partendo chi da un edificio o un luogo di Bergamo, chi da un’idea e trovando successivamente il luogo a cui legare il progetto. Tutti si sono confrontati con lo spazio architettonico ed urbano della città non come scenografia dove ambientare le proprie idee, ma come parte integrante della definizione stessa dell’idea.

 

giacomo@abagcarrara.it
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