Biennale Sessions

Mercoledì 16 novembre 2022, ore 14.00
Accademia di belle arti G. Carrara in visita c/o Biennale di Venezia
nell’ambito di Biennale Session
attività seminariale a cura di Claudio Musso

La Biennale di Venezia: cenni storici e struttura della manifestazione

Introduzione e confronto sui temi della 59. Esposizione Internazionale d’Arte
«La mostra Il latte dei sogni prende il titolo da un libro di favole di Leonora Carrington (1917-2011) – spiega la curatrice Cecilia Alemani – in cui l’artista surrealista descrive un mondo magico nel quale la vita viene costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé».
A partire da questa suggestione iniziale, l’incontro cercherà di approcciare, attraverso un dialogo aperto con i partecipanti, alcune delle questioni fondamentali collegate alle molteplici «metamorfosi dei corpi» che fungono da soggetto e oggetto di numerose opere esposte e agli svariati aggiornamenti delle «definizioni dell’umano» proposte dalla visione curatoriale.

Il percorso espositivo e la ricerca che lo ha preceduto verranno illustrati seguendo la suddivisione tra le cosiddette «capsule storiche» (La culla della strega; Corpo orbita; Tecnologie dell’incanto; Una foglia una zucca un guscio una rete una borsa una tracolla una bisaccia una bottiglia una pentola una scatola un contenitore; La seduzione del cyborg) e l’itinerario che si sviluppa tra il Padiglione Internazionale e l’Arsenale intorno a tre aree tematiche principali: «la rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi; la relazione tra gli individui e le tecnologie; i legami che si intrecciano tra i corpi e la Terra»

Bruce Nauman: Contrapposto Studies – il corpo dell’artista nello studio come opera d’arte
La mostra ospitata a Punta della Dogana, a cura di Carlos Basualdo, The Keith L. and Katherine Sachs Senior Curator of Contemporary Art al Philadelphia Museum of Art, e Caroline Bourgeois, conservatrice presso la Pinault Collection, si concentra su tre direttrici fondamentali della produzione dell’artista americano: lo studio d’artista come spazio di lavoro e creazione, l’uso performativo del corpo e la sperimentazione sonora.
Bruce Nauman per la prima volta presenta un percorso espositivo inedito, in grado di portare nuova luce sulla propria produzione, affiancando a lavori storici opere più recenti, alcune delle quali inedite o esposte per la prima volta in Europa. Al centro dell’indagine della mostra la serie di installazioni video realizzate dall’artista negli ultimi anni a partire dalla rivisitazione di uno dei primi lavori in cui Nauman sperimentava l’uso delle immagini in movimento, il celebre Walk with Contrapposto del 1968, che ritraeva l’artista avanzare lungo un corridoio di legno allestito nel suo studio mentre si sforzava di mantenere la posa chiastica.