Stámpati

Progetto a cura di Clara Scola ed Enrico Tarò

Inaugurazione: lunedì 18 marzo 2019 ore 17.00
Apertura: 19 – 23 marzo 2019
Ore 14.00 – 18.00
c/o Giacomo, Via G. Quarenghi, 48 c/d, Bergamo
con il contributo di AP design

Espongono: Carovana Linguamano, Miss Ipi, Olio di Gomito Serigrafia, Friends Make Books, PaDiY, Alberto Cornero (Vollmer Industries / Nerofumo Stampa d’Arte), Daniele La Placa, Anaïs Rallo (FR), Arrache-toi un oeil (FR), Letempquisèche (FR), Nicholas Moog (FR), Soybot / BurnBjoern (AT), Risotto (UK), Manuel Fernández Rodríguez, Clay Hickson (USA), Tan & Loose Press (USA), André Avelãs (PT), Mort Todd (USA), RNR666 (HU), ScrapeLabs, Sericraft.

L’Accademia di belle arti G. Carrara è lieta di presentare Stámpati a cura di Clara Scola ed Enrico Tarò, nuovo progetto della stagione espositiva di Giacomo 2019, selezionato tramite bando rivolto a studenti e diplomati dell’Accademia. Stámpati è sia una mostra che un laboratorio temporaneo che nasce con l’intento di analizzare il processo artistico dell’autoproduzione di elaborati grafici provenienti dalla scena underground musicale internazionale.

Stámpati espone una serie di 50 elaborati provenienti da tutto il mondo, accomunati dalla medesima attitudine: la stampa fai da te, attraverso la quale l’artista può avere nuova esperienza e possibilità di sperimentazione diretta. Dai collage fotocopiati, alle serigrafie domestiche, ogni scena, contesto, genere musicale ha saputo trovare la tecnica di stampa più adatta per aggregare gruppi e costituire pensieri grazie all’espressione grafica artistica dei manifesti. Oggi l’evoluzione delle tecniche per il DIY ha spontaneamente contaminato il lavoro di illustratori e artisti. La mostra infatti esplora la tendenza che porta creativi ad avvicinarsi all’autoproduzione, tramite il fil rouge dell’ambito musicale capace di dare vita a stili di comunicazione immediati.

Le opere esposte – recuperate grazie al rapporto diretto con illustratori, musicisti e stampatori – provengono da contesti storici, geografici e artistici diversi, dando allo spettatore la possibilità di affacciarsi ad un panorama poco conosciuto, ma al contempo vasto ed eterogeneo. Il ritorno all’analogico e lo spirito DIY, hanno tutte le caratteristiche per ispirare e guidare “chiunque abbia qualcosa da dire in forma stampata” (The alternative printing handbook; Treweek, Zeitlyn, 1983).

Durante la settimana precedente la mostra, gli spazi di Giacomo saranno sede del workshop SCRIPTA MANENT, tenuto dai fondatori dello studio di serigrafia torinese Olio di Gomito (Andrea Gaidano e Fabio Marangon). Il workshop è rivolto ad un ristretto numero di studenti dell’Accademia di belle arti G. Carrara di Bergamo, che avranno la possibilità di realizzare una posterzine da esporre in mostra. Il workshop accompagnerà gli studenti a ragionare sul rapporto tra la sopravvivenza temporale del materiale impresso (in serie) sulla carta e l’opposta irriproducibilità del singolo gesto umano, che si esaurisce nel suo stesso movimento. Durante la fase di laboratorio e allestimento sarà possibile frequentare liberamente lo spazio per conoscere i progetti e confrontarsi con i curatori.

Il DIY nell’ambito della produzione grafica di poster, fanzine, manifesti, copertine di vinili ecc, è una forma di mentalità, un ideale, un’etica le cui origini vengono fatte risalire ai primi anni ‘70, in concomitanza con il periodo psichedelico e l’ondata punk della metà degli stessi anni. Quest’attitudine si pone in contrasto alla serialità di produzione industriale e alla grande distribuzione di massa, in favore di un approccio artigianale e indipendente, tramite il quale slegarsi da logiche di mercato e trovare la forza e il valore del proprio lavoro. Possiamo quindi affermare che l‘obiettivo principale dell’autoproduzione rimane il tentativo di svincolarsi da stilemi e correnti mainstream, per dare libertà all’esperienza e al gusto personale di ogni grafico e stampatore. L’importanza viene quindi data alla sperimentazione e all’immediatezza di comunicazione del messaggio. La creatività e la progettazione si fanno più vicine all’utente e sono in grado di trasmettere al primo sguardo il contesto o l’attività in questione rivelandosi efficaci.

Giacomo

Nel 2016 grazie al Comune di Bergamo e a Bergamo Infrastrutture, l’Accademia ha inaugurato Giacomo, due nuovi spazi in stretto dialogo con la città, adibiti alla didattica, ad attività laboratoriali, conferenze, sede espositiva e studio per giovani artisti. Gli spazi del civico 48 c/d di via Quarenghi ospitano un ricco programma espositivo caratterizzato da progetti ed eventi di studenti e diplomati oltre che da iniziative promosse dall’Accademia.

 

Informazioni: tel. 035 399563
segreteria@accademiabellearti.bg.it
www.accademiabellearti.bg.it