School’s out

School’s out

“School’s out” è un progetto che fa parte dell’iniziativa E.state a S.Agostino, interamente sostenuto da Banca Popolare di Bergamo, è nato dalla collaborazione tra Associazione Bergamo Tua, con Paola Vischetti, responsabile dell’intrattenimento culturale e artistico, e Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo, con il Professor Francesco Pedrini, docente e curatore del progetto.

“School’s out” è il titolo di una canzone di Alice Cooper che è diventata l’inno della generazione studentesca degli anni Settanta: la scuola è finita ed è il momento di esprimere liberamente e con leggerezza il proprio fare creativo. Il testo di questa canzone esprime il sentimento di ribellione verso la scuola vista come luogo di costrizione ed in questo orizzonte di senso è stato proposto il progetto agli studenti dell’Accademia. Questa mostra è quindi un momento individuale di scelte, un luogo e uno spazio per esporre ed esporsi; non è stata posta nessuna tematica, condizione o barriera creativa.

Ogni artista, all’interno della Porta Sant’Agostino, ha avuto a disposizione uno spazio in cui allestire il proprio lavoro in modo libero ed indipendente, allo stesso tempo, il compito del curatore è stato quello di evidenziare una linea comune generazionale, legata a simili esigenze e quindi a risposte inevitabilmente coerenti.
La Porta Sant’Agostino, in questa occasione, è quindi “abitata” dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti G.Carrara in una mostra in realtà poco accademica, ma dinamica e sperimentale.

Viola Acciaretti con il Video Vestreno, 8-1-16 Saluti e baci da chi sempre ti ricorda e non dimenticherà mai in eterno, mostra lo spazio della trincea di Vestreno attraverso la luce che filtra dalle feritoie. È un lavoro sull’attesa, sulla linea, sul confine, sul limite.
Lorenzo Misia espone il video Ospedali Silvestri realizzato durante la residenza per artisti presso Cancelli, frazione di Perugia. L’artista raccoglie informazioni sulle numerose pinete sorte in Umbria in seguito al piano Marshall che, non essendo adatte a quel territorio, cadono al suolo; è il racconto e la documentazione dell’installazione prodotta in solitaria coi pini caduti.
Laura Crevena in Herbario Money intende raccogliere, in un libro work in progress, varie specie di fiori, frutti e piante, rappresentate sulle monete di tutto il mondo.
Marco Manzoni con Orto Eutanico presenta un lightbox dove la natura viene rilevata e rivelata con la luce. Sono disegni, ma al tempo stesso storie e luoghi.
Simone Brolis in Respiro e in La palestra di Adriano parla di luoghi e di racconti che prendono una loro direzione e diventano scultura, è il modo migliore per bloccarli, per renderli reali e quindi per “realizzarli” fermando spazio e tempo.
Chiara Cotti con Don’t e Know ragiona sulla forma in modo molto concreto, la crea e la trasforma nel videomorphing, la distrugge nell’immagine fotografica.
Sara Ravelli con l’istallazione/video 55Kg mette in mostra “la produzione di un processo di costruzione”, è un’installazione di bancali smontati e re-installati nello spazio espositivo, una ricerca del proprio posto, della propria direzione, del proprio fare. E’ un ripensarsi ogni volta che si crea.
Roberto Funetta in Tavoliere costruisce un tavolo, troppo alto, troppo spigoloso, poco relazionale. Un appuntamento per tre persone, un disagio palesato in un oggetto “sinistro” costruito con cura e dedizione. Spesso le opere non sono solo arte ma riescono ad essere veri messaggi.
Bergamo –  Sala in Porta Sant’Agostino – dal 1 agosto al 7 settembre 2014
Opening giovedì 31 luglio ore 19.00
La mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta al pubblico nei giorni e negli orari seguenti:
venerdì dalle 17.00 alle 19.00,
sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00
domenica dalle 10.30 alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00.
La mostra ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Bergamo e di Bergamo Estate.

www.statesantagostino.it