Sara Enrico (Biella, 1979) vive a Torino.
La sua ricerca indaga le relazioni tra corpo, abito e spazio; lavora con la scultura, partendo dalla decostruzione di certi codici della pittura ed attingendo dalla sartoria modalità per raggiungere una forma tridimensionale, fluida ed ibrida. Utilizza materiali come tela, cemento, pigmenti, bronzo, tessuti tecnici insieme a procedure industriali e digitali. Come sistema fisico e linguistico, il suo lavoro interpreta la realtà attraverso l’esperienza della “prossimità tattile”.
Tra i premi e borse di studio ricevuti: Fondazione Sviluppo e Crescita CRT Italian Fellow in Visual Arts presso l’American Academy in Rome, Cantica21, Italian Council e New York Prize.
Ha preso parte a mostre in Italia e all’estero, tra queste: Ausstellungsraum der Akademie der bildenden Künste in Wien, American Academy in Rome; Národní galerie Praha, Prague; Mart, Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; Quartz Studio, Torino; Brooklyn Army Terminal, New York; Centrale Fies Art Work Space, Dro; Marsèlleria, New York; PAV Parco Arte Vivente, Torino; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Les Instants Chavirès, Montreuil (Paris); Fondazione Antonio Ratti, Como; e Galleria d’arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Ha partecipato alla II edizione di OFF Biennale Cairo, Cairo, 2018 e alla IX. Biennale Internazionale Arte in Memoria, Sinagoga, Parco Archeologico di Ostia Antica (Roma), 2017.
Nel 2022 è invitata alla 59th International Art Exhibition of La Biennale di Venezia.
Di recente pubblicazione: The Jumpsuit Theme (NERO Editions, 2021).
È docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti “G. Carrara” di Bergamo. Ha tenuto workshop in collaborazione con il Politecnico e l’Università degli Studi di Torino. Co-fondatrice di Laboratorio del Dubbio, piattaforma cross-disciplinare sviluppata in sette capitoli (Torino, 2016). Tra il 2008 e il 2012 è stata parte di Progetto Diogene, programma di residenze e basato sull’autoformazione.