ITALO ZUFFI

Seminari 2012/2013

L’Accademia organizza nell’a.a. 2012/2013 due seminari aperti agli studenti del I, II e III anno di Pittura e di Nuove tecnologie, di tre giorni ciascuno, che si terranno tra marzo e maggio 2013. Nei giorni di seminario le lezioni ordinarie non saranno sospese.

Seminario n.1:

ITALO ZUFFI


Date: martedì 9, mercoledì 10, lunedì 15 aprile 2013
Orario: 10.00/13.00 – 14.00/17.20
Ammissione: studenti del I, II e III anno di Pittura e di Nuove tecnologie, fino a un massimo di 20 iscritti;
Frequenza: obbligatoria per gli iscritti;
Cfa: 1

Iscrizioni: entro martedì 20 marzo 2013

 

Presentazione seminario

Non è semplice pensare parole nuove con cui introdurre il mezzo della performance. Quando, sotto lo sguardo vorace di obiettivi e videocamere, e la loro continua restituzione in chiave filmica, pubblicitaria e televisiva, ma anche quella progressiva ‘resa cinematografica’ dei nostri comportamenti e desideri, la sensazione è quella di trovarsi, di fatto, immersi in una costante condizione performativa di ogni possibile comportamento. Ma la performance non è solo legata a concetti di efficacia, rendimento, e imprevedibilità. Essa, infatti, rimane anche intimamente vincolata al suo concetto originario di esecuzione dal vivo e conseguente presa di rischio, qualsiasi la forma e l’esito di questa rappresentazione.

Per questo laboratorio, desidero proporre la performance in una sua variante non-spettacolare – o “micro-performativa”. Con questo termine intendo: l’azione minima ma esatta; il gesto quotidiano o inconsapevole isolato, elaborato e portato al suo grado più intenso; quel modo di dire di sé in cui sono custodite la voce e le caratteristiche del singolo che racconta e si esprime.

Il laboratorio è aperto anche a chi non ha fatto o non desidera fare una esperienza che coinvolga direttamente la dimensione corporale, e tuttavia vuole partecipare alle dinamiche che discussioni e esercizi attiveranno.

Ci tratteremo come un corpo collettivo. Cercheremo una corrispondenza in profondità. Ci chiederemo. Ragioneremo sulle risposte. Comporremo una lista. Lavoreremo per trovare una modalità di presentazione condivisa di quella lista.

Italo Zuffi (Imola, 1969) utilizza scultura, performance, video e scrittura per creare “non un disegno totale, bensì una serie indefinita di stanze” (Pier Luigi Tazzi, 2003). Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna (Diploma in Pittura, 1993) e al Central St. Martin College of Art & Design di Londra (Master of Arts, 1997). Nel 2001 gli è stata assegnata la Wheatley Bequest Fellowship in Sculpture presso l’Institute of Art & Design, School of Art, di Birmingham (GB). Dal 2011 è guest-lecturer in performance all’Accademia di Belle Arti dell’Aja (Olanda).

Tra i progetti espositivi recenti: due mostre a cura di Chris Sharp (Shanayanay, Parigi; New York Gallery, New York); Fuoriclasse, a cura di Luca Cerizza (Villa Reale, Milano), e due nuove performance alla Fondazione Pietro Rossini di Briosco.
Il suo pensiero è da tempo attratto dai concetti di competizione e di “fede rustica”, che Zuffi spiega come una sorta di “tensione emotiva verso la terra (la terra lavorata, contadina)” e anche verso “l’idea di origine”.