Al via il nuovo ciclo di incontri legati alla mostra Black Hole. Arte e matericità tra informe e invisibile.
Riparte la programmazione di Public Program, la piattaforma di incontri aperti al pubblico nata dalla collaborazione tra la GAMeC e l’Accademia di belle arti G. Carrara di Bergamo, che per questo ciclo vede inoltre la collaborazione di BergamoScienza e di Lab80.
Dopo aver sperimentato il format dell’“artist talk” nei mesi scorsi, in occasione della grande mostra Black Hole. Arte e matericità tra Informe e Invisibile – in visione alla GAMeC fino al 6 gennaio – il progetto assume un carattere interdisciplinare e intende riflettere, in maniera trasversale, sul tema della materia e sul rapporto tra arti visive e scienza.
Incontri d’eccezione con importanti personalità del panorama scientifico e artistico accompagneranno il pubblico alla scoperta di temi ravvisabili anche nelle ricerche di alcuni degli autori presenti in mostra, da Auguste Rodin ad Alberto Giacometti, da Jean Dubuffet ad Anish Kapoor.
CALENDARIO
Lunedì 8 ottobre 2018, ore 21.00
Proiezione del film
Almost Nothing – CERN: Experimental City
di Anna de Manincor | ZimmerFrei –Italia, Francia, Belgio 2018 – 77’
Se vi siete mai chiesti dove siano state concepite alcune fra le innovazioni tecnologiche più importanti per l’uomo, la risposta è servita: in una caffetteria. In particolare, nella caffetteria del CERN. Dagli aneddoti sulle scoperte più audaci – come una “cosetta” che si chiama Internet – alla formazione della prima girl-band famosa in rete (Les Horribles Cernettes, ça va sans dire), Almost Nothing osserva con passione e ironia una comunità scientifica al lavoro.
Anna de Manincor, presente alla serata, sarà protagonista nei prossimi mesi di un nuovo appuntamento nell’ambito di Public Program.
Sede
Auditorium di Piazza della Libertà – Bergamo
Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria su bergamoscienza.it
Sabato 13 ottobre, ore 15.00
I limiti della cosmologia
Relatore: Amedeo Balbi
Astrofisico; professore associato all’Università di Roma Tor Vergata
Cosa possiamo davvero sapere sull’universo se esistono limiti fondamentali alla nostra comprensione, come l’esistenza di orizzonti, il fatto che occupiamo un posto specifico nello spazio e nel tempo, la presenza di componenti oscure e l’assenza di un quadro fisico affidabile per interpretare il comportamento dell’universo primordiale. Riusciremo ad aggirare questi limiti?
Domenica 14 ottobre, ore 15.00
Lo strano mondo dei buchi neri
Relatore: Gian Francesco Giudice
Direttore del Dipartimento di Fisica Teorica del CERN di Ginevra I buchi neri sono tra i più semplici e allo stesso tempo più misteriosi corpi celesti che conosciamo. Le loro bizzarre proprietà hanno stimolato racconti e film di fantascienza, mentre il loro studio ha svelato enigmi e paradossi che potrebbero rivelarci nuovi indizi sulle leggi fondamentali dell’universo. Ma il meglio deve ancora arrivare: grazie alle recenti osservazioni delle onde gravitazionali si sono aperti nuovi orizzonti nell’esplorazione di questi mostri del cielo.
Sabato 20 ottobre, ore 15.00
La natura della massa. Storia di un concetto scientifico
Relatore: Giulio Peruzzi
Professore associato di Storia della Fisica all’Università di Padova
Con la nascita della Scienza Nova, tra il XVI e il XVII secolo, si avvia il superamento delle concezioni metafisiche della massa e l’uomo inizia a definire in modo più operativo e scientifico la natura della materia che lo circonda. Partendo dai contributi di Galileo fino alle moderne teorie del Novecento, prima fra tutte la Teoria della Relatività di Einstein, esploreremo la storia di uno dei concetti scientifici più complessi.
Mercoledì 7 novembre 2018
Relatori: Evelina Domnitch & Dmitry Gelfand
Incontro con gli artisti Evelina Domnitch & Dmitry Gelfand, vincitori del grant del nuovo Meru Art*Science Research Program, promosso dalla Fondazione Meru – Medolago Ruggeri per la ricerca biomedica, in collaborazione con l’Associazione BergamoScienza e GAMeC. Per la mostra, visibile nello Spazio Zero di GAMeC, hanno progettato un’installazione ambientale capace di declinare sul piano visivo l’interazione di due buchi neri attraverso un cunicolo spazio-temporale (wormhole), laddove cioè la materia dell’universo collassa su se stessa per rigenerarsi.
Dal 5 al 7 novembre Evelina Domnitch e Dmitry Gelfand terranno un workshop dedicato agli studenti dell’Accademia di belle arti G. Carrara.