Public Program, Clara Ciccioni presenta Xenofemminismo

Clara Ciccioni presenta il libro Xenofemminismo di Helen Hester nell’ambito del Public Program promosso da Accademia di belle arti G. Carrara e GAMeC in occasione della mostra Birgit Jürgenssen. Io sono.

Giovedì 16 maggio ore 18.30
c/o GAMeC, Spazio ParolaImmagine,
Via San Tomaso 53, Bergamo
Ingresso libero

In un’epoca fatta di accelerazione tecnologica e crescente complessità, come tornare a immaginare il potenziale emancipatore del femminismo? E in che modo possiamo riconfigurare le politiche di genere in un mondo trasformato da automazione, globalizzazione e rivoluzione digitale?

Sono queste le domande da cui parte Helen Hester, autrice del saggio Xenofemminismo (NERO Edizioni, 2018), per sviluppare una definizione del termine a partire da tre concetti chiave: la tecnologia come strumento per l’attivismo, la natura come campo sconfinato della scienza e l’abolizione del concetto di “genere”.

Giovedì 16 maggio, alle 18:30, Clara Ciccioni, sociologa e traduttrice dell’edizione italiana, condurrà il pubblico alla scoperta del volume durante un incontro promosso in occasione della retrospettiva Birgit Jürgenssen – Io sono., e quale parte del calendario di Public Program, il progetto nato dalla collaborazione tra GAMeC e Accademia di belle arti G. Carrara di Bergamo.

I partecipanti all’incontro riceveranno un coupon per visitare la mostra con ingresso ridotto (€ 4,00) durante gli ultimi giorni di apertura.

CLARA CICCIONI è sociologa e dottoressa di ricerca in Storia e Società dell’Età Moderna e Contemporanea. Si interessa principalmente di comunicazione e processi culturali, di sociologia della scienza, e della guerra come prodotto culturale. Ha collaborato come editor e traduttrice con diversi editori italiani. Attualmente è editor della collana NOT di NERO Edizioni.

HELEN HESTER insegna teoria dei media e della comunicazione alla University of West London. Cofondatrice del collettivo Laboria Cuboniks, nel 2015 è stata tra le autrici del Manifesto Xenofemminista, già tradotto in dodici lingue.