THE ART OF GENERATIVE o DE GENERATIVE ART

 

THE ART OF GENERATIVE o DE GENERATIVE ART

Seminario 3D 

a cura ing. Vittorio Paris e arch. Barbara Ventura

Date: martedì 03, 10, 17 di marzo 2015
Orario: 9.30 alle 12.50 (c/o aula multimediale)
Ammissione: il seminario è rivolto agli studenti del II e III anno
Cfa: 0,50
Iscrizioni: dal 9 al 27 febbraio 2015  – Iscrizioni chiuse per raggiungimento numero massimo


THE ART OF GENERATIVE o DE GENERATIVE ART

Incontro 1 | Introduzione all’espressione generativa parametrica nella modellazione tridimensionale.
 a cura ing. Vittorio Paris e arch. Barbara Ventura

Per svolgere oggi un’analisi critica sull’estetica del contemporaneo risulta necessario considerare l’influenza delle tecnologie digitali nelle possibilità di creazione di morfologie inedite e di scenari visuali profondamente differenti dai tradizionali codici euclidei.
Ivo Caruso
Il concetto tradizionale di modellazione tridimensionale.

Tecniche di modellazione avanzata Folding, Deforming, Morphing, Tessalation, Freeform modeling, …

Esempi di visualizzazione e impostazioni di rendering.

Introduzione al concetto di parametro
I software parametrici – protagonisti di un’ampia e trasversale diffusione in virtù di un utilizzo intuitivo che non richiede conoscenze di programmazione – consentono di organizzare i progetti in sistemi associativi basati su logiche di relazione tra parti, offrendo la possibilità di alterare la configurazione complessiva di un sistema, agendo sui parametri posti alla base del processo progettuale, secondo una logica di propagazione delle modifiche.

Incontro 2 | Esercitazione pratica Grasshopper
a cura ing. Vittorio Paris

Immagine tratta da http://www.arturotedeschi.com

3d

Con Grasshopper, per la prima volta, il sistema dei legami parametrici che organizza le differenziazioni di un modello tridimensionale può essere configurato e manipolato esclusivamente attraverso un diagramma. La forma non è più ottenuta secondo la logica additiva tipica dei CAD o la manipolazione – seppur virtuale – dei modellatori 3D, ma è generata attraverso una sequenza ordinata di istruzioni: l’ ALGORITMO.
Grasshopper, pertanto, non propone l’ennesimo ambiente di modellazione interattivo, ma offre uno spazio speculativo/operativo non dissimile dal foglio di carta, dove eventuali limiti non appartengono più al software, ma alla capacità di indagine formale dell’utente. Inoltre, come diretta conseguenza della logica associativa è possibile creare legami concettuali ed effettivi tra i diversi livelli di approfondimento progettuale. In altri termini, la modifica di un parametro a scala più ampia è in grado di generare una propagazione di modifiche tale da giungere alla congruente ridefinizione di dettagli a piccola scala: è possibile ipotizzare un link diretto tra i parametri relativi alla forma generale di una superficie complessa e le caratteristiche geometriche di un nodo strutturale, il tutto guidato da logiche di relazione definite dal designer all’interno della sequenza algoritmica. Razionalizzazione della forma, scomposizioni, sviluppo di superfici complesse in elementi piani, cessano di essere operazioni “a posteriori” ma vengono integrate nel medesimo processo di definizione formale.

L’esercitazione pratica seguirà le fasi del processo generativo di un oggetto scultoreo partendo dall’algoritmo PANDORA | AL.

Incontro 3 | Lo stato dell’arte della stampa tridimensionale
a cura arch. Barbara Ventura

Immagine tratta dal progetto DO THE MUTATION

3d 02

Breve introduzione alla storia ed al concetto di stampa 3d! Panoramica sulle tecniche attualmente in uso:
FDM (Fuded Deposition Modeling)

SLA (stereolithography) o di DLP (digital light processing)! SLS (selective laser sintering)
EBM (electron beam melting)
Materiali in uso e in fase di sperimentazione (plastica, metallo, tessuti biologici, materiali compositi,…)
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Le fasi operative del processo di stampa: l’impostazione del modello tridimensionale e i software di slicing.