incontro con Daniel Gonzalez

incontro con Daniel Gonzalez 

Lunedì 8 Maggio 2017 ore 14.00
Nell’ambito del corso di Fenomenologia dell arti contemporanee, docente Claudio Musso
Incontro aperto a tutti

Daniel González è nato in Argentina nel 1963, vive e lavora tra New York e Verona. Il suo lavoro nasce dalla ricerca sul rito della celebrazione e lo sconfinamento tra categorie; si declina in progetti pubblici chiamati “architetture effimere” ispirate alle macchine barocche del Bernini, banner-painting e sculture flower pot in paillettes cucite a mano e pezzi unici indossabili presentati in performance ad alto impatto, all’interno del progetto di arte-applicata-alla-moda dal titolo “Daniel González D.G. Clothes Project”. González crea mondi deliranti, pieni di energia, spazi di libertà dove le convenzioni esistenti collassano.

Nel 2007 realizza le prime due architetture effimere su larga scala in collaborazione con l’artista Anna Galtarossa: la prima, Chili Moon Town Tour, una città utopica galleggiante, installata nel Bosque de Chapultepec a Città del Messico, prodotta da Maco México e Fondazione Jumex; la seconda architettura effimera, Homeless Rocket with Chandeliers, è stata prodotta a Lambrate (Milano), una gru-installazione di 35 metri di altezza, usata in un cantiere nelle ore diurne, che annunciava la propria trasformazione in opera d’arte, accendendo neon, fumo e sirene al termine delle ore lavorative. González prosegue la produzione di architetture effimere con Pop-Up Building per il Witte de With Festival di Rotterdam nel 2010, seguito da Pop-Up Museo Disco Club, una scultura-installazione per la Biennale di El Museo del Barrio, NYC. Nel 2013 Daniel González presenta a Verona l’installazione pubblica Romeo’s Balcony, un’idea di balcone installata in maniera speculare al balcone della Casa di Giulietta, opera realizzata in collaborazione con ArtVerona, i Musei Civici e il Teatro Stabile di Verona. Nel 2015 presenta Pop-Up Building Milan installazione pubblica per Marsèlleria permanent exhibition (Milano), dove ha trasformato l’edificio nella sua fisionomia esterna, divenendo una gigantesca architettura effimera in cartone tagliato a mano, ispirata ai libri pop-up per bambini. A questo è seguito nel 2016 Paper Building il progetto site-specific che ha inaugurato la Fondazione La Fabbrica del Cioccolato in Canton Ticino (Svizzera).

Ha esposto, inoltre, alla Zabludowicz Collection di Londra, al Musée d’Art Contemporain de Bordeaux, alla Pinakothek der Moderne di Monaco (DE), in Viafarini (Milano), al Neuer Kunstverein di Aachen, alla seconda Biennale di Praga e a Manifesta 7 Trento/Bolzano ed espone presso la Galleria Valentina Bonomo (Roma), Studio La Città (Verona) e Diana Lowenstein Gallery (Miami). Le sue opere sono incluse in diverse collezioni private, tra cui ricordiamo Zabludowicz Collection (Londra), Fondation pour l’art contemporain Claudine et Jean-Marc Salomon (Francia), Luciano Benetton (Venezia) e Patrizia Pepe (Prato).