Seminario con Federico Del Vecchio

Pratiche Curatoriali Indipendenti, l’artista come curatore: dalla nascita degli artist-run-spaces alla nozione di authorship.

Date: Seminario online
Lunedì 24 maggio ore 11.00 – 13.00 | 14.30 – 17.30
Martedì 25 maggio ore 14.30 – 17.30
Mercoledì 26 maggio ore 14.30 – 17.30
Giovedì 27 maggio ore 14.30 – 17.30
Venerdì 28 maggio ore 14.30 – 17.30

Ammissione: secondo e terzo anno di Pittura e Nuove Tecnologie.
Frequenza: obbligatoria per gli iscritti.
Iscrizioni: via mail scrivendo a didattica@accademiabellearti.bg.it
CFA: 1

Gli Artist-run-spaces, sono da sempre motivo di ‘case study’ all’interno del vasto sistema dell’arte avendo contribuito alla ricerca e promozione della sperimentazione contemporanea italiana ed internazionale, così come all’esplorazione di nuovi modelli di relazione con il pubblico e con le istituzioni.

Molte istituzioni ne riconoscono l’importanza e l’impegno; ne sono testimonianza l’attenzione dell’allora direttore della Fiera Artissima, Francesco Manacorda per la realizzazione di Artissima Lido nel 2011 ed ancora, più recentemente, l’incontro Supercondominio al Castello di Rivoli su iniziativa della direttrice Carolyn Christov-Bakargiev.

La libertà di approccio di cui godono le iniziative non profit è qualcosa di straordinario e in grado di apportare vitalità e nuova energia a un sistema ed a un mercato che hanno oggi più che mai necessità di mettersi in discussione.

Sarah Thalwell nel suo report del 2012 Size Matters, commissionato dalla Common Practice a Londra, illustra come un’ampia quantità di piccole organizzazioni legate alle arti visive stiano producendo “molto valore”, che però diverrà palpabile non prima di dieci o quindici anni dagli “investimenti”.

Queste piccole organizzazioni lavorano con artisti non ancora considerati established e sviluppano nuovi modelli educativi e curatoriali – assumendo in tal modo molti rischi. Tuttavia, non sono queste organizzazioni a trarne vantaggio ma il settore commerciale da un lato e le istituzioni tradizionali dall’altro, che si impossessano di artisti e metodi supportati e creati da altri.

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Federico Del Vecchio è impegnato in una pratica artistica autonoma, nonché curatore di Flip Project, artist run-space/non profit, un progetto collaborativo che estende i suoi interessi di ricerca e consente una piattaforma per la sperimentazione critica.
Dopo aver terminato i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, ha trascorso un anno in California grazie ad una Rotary Foundation Cultural Scholarship.

È stato poi selezionato presso la Städelschule di Francoforte sul Meno, seguita da un Master in Fine Art presso la Glasgow School of Art. Successivamente, selezionato allo HIAP – Helsinki International Artist in residence Program sostenuto da Kulturamt Frankfurt Referat Bildende Kunst e 2012 Movin’ Up premio per la mobilità dei giovani artisti italiani all’estero.

Nel 2015 destinatario di una Marie Curie Research Fellowship presso l’Università di Lubiana, Slovenia dove è poi diventato un candidato Ph.D. Ha preso parte successivamente al programma di residenza al Banff Centre for Arts and Creativity, Alberta, Canada, grazie al supporto finanziario del Banff Centre e di Nctm e l’arte: Artist-in-residence VIII edizione, Milano.
Del Vecchio recentemente ha completato CuratorLab presso la Konstfack University in Stoccolma: un programma curatoriale per professionisti diretto da Joanna Warsza in collaborazione con la Tensta Konsthall.

 

Courtesy immagine: Flip Project, The uncertainty of space-time: a constellation of parallel worlds through the obsession of collecting. Umberto Di Marino Arte Contemporanea.