Martedì 20 marzo 2018, ore 9.30
Accademia di belle arti G. Carrara
P.zza Giacomo Carrara 82/d, Bergamo
Nell’ambito del corso di fotografia dei docenti Luca Andreoni e Roberto Marossi
Un percorso di ricerca sull’immagine può snodarsi fra linguaggi anche differenti: un saggio sulle implicazioni teoriche del linguaggio del mosso in fotografia, un articolo sull’onnipresenza del codice nella fotografia contemporanea e un film (UPm – Unità di Produzione musicale) che parla di dinamiche sociali creando la bizzarra situazione di settanta musicisti in fabbrica a produrre musica come se si fosse in catena di montaggio, hanno in comune un interesse per l’arte e la ricerca come veicolo di riflessione sul contemporaneo. Sergio Giusti, autore dei primi due e coautore del secondo, presenterà le diverse istanze che lo hanno portato a muoversi su più ambiti all’interno del suo lavoro.
Sergio Giusti è uno studioso e docente di fotografia e arte contemporanea. Si interessa particolarmente alla teoria del fotografico, alla fotografia come forma artistica contemporanea e ai suoi intrecci con i linguaggi audiovisivi. Nel 2005 ha vinto il premio Paolo Costantini per la saggistica in Fotografia con il saggio La caverna chiara. Fotografia e campo immaginario ai tempi della tecnologia digitale (Lupetti/Museo Fotografia Contemporanea). Insegna Linguaggio fotografico e progetto video al CFP Bauer di Milano e collabora al corso di Arte contemporanea e Fotografia presso le Facoltà del Design del Politecnico di Milano. Con Enrico Gabrielli ed ENECEfilm, gruppo di videomaker con cui collabora, ha realizzato il film-performance Unità di Produzione Musicale. Tra le sue pubblicazioni: Il gesto e la traccia. Interazioni a posa lunga. Milano, Postmedia Books (2015); Lo spettacolo e lo spettro: la fotografia e il velo del contemporaneo in Generazione Critica. La fotografia in Italia dal Duemila. A cura di Marcella Manni e Luca Panaro, Ravenna, Danilo Montanari Editore (2014); La fotografia è un elettrodomestico, conversazione con Fabrizio Bellomo in Le persone sono più vere se rappresentate a cura di Fabrizio Bellomo, Milano, Postmedia Books (2014); Sandy Skoglund. La cucina del reale al di là del postmoderno, in Sandy Skoglund. The Artificial Mirror, catalogo con testi di Sergio Giusti e Francesco Zanot, Milano, ed. Contrasto due (2009); Fabio Sandri. Precipitati (sezioni, accumuli, avvolgimenti), in Fotografia europea Reggio Emilia 2009, catalogo a cura di Elio Grazioli, Milano, Electa (2009); “La terza pillola. L’incontro col reale nel fotografico contemporaneo”, articolo pubblicato sul n° 81-82 di “Biblioteca teatrale” (Bulzoni editore, Roma) a cura di Giacomo Daniele Fragapane (2008).